Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47170 del 27 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47170PEN

Massima

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Il concetto di "gravi indizi di colpevolezza" ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali non può essere identificato con quello di "sufficienza probatoria", ma richiede un grado di probabilità qualificata della attribuibilità del reato all'indagato, fondato su elementi indiziari specifici, gravi e precisi, idonei a delineare in modo concreto e individualizzato il ruolo e il contributo del soggetto nell'ambito dell'associazione criminale, con particolare riguardo alla stabilità e permanenza del vincolo associativo e alla funzionalità del suo ruolo all'interno del sodalizio. Le semplici frequentazioni, i rapporti di parentela, amicizia o affari, nonché i contatti occasionali o sporadici, anche con esponenti di vertice dell'organizzazione, non possono di per sé essere utilizzati come elementi sintomatici dell'appartenenza a un'associazione di tipo mafioso, se non risultano qualificati da un carattere di abitualità e significativa reiterazione, non giustificata da usuali modalità di convivenza in contesti territoriali ristretti, e connotati dal necessario carattere individualizzante. Pertanto, il giudice è tenuto a una puntuale e rigorosa valutazione degli elementi indiziari, al fine di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza che giustifichino l'applicazione di una misura cautelare, evitando valutazioni meramente congetturali o basate su un insufficiente approfondimento critico delle risultanze investigative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LANZA Luigi - Presidente

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 342/2013 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 19/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

Uditi i difensori avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 18-19 aprile 2013 il…

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