Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36743 del 14 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36743PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, quale esigenza cautelare per l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, può essere desunto non solo dalla gravità del fatto-reato, ma anche dalle concrete modalità e circostanze dello stesso, nonché dalla personalità dell'indagato, valutata sulla base di elementi oggettivi e dettagliati, quali la disponibilità continuativa di sostanze stupefacenti, l'esperienza e la cognizione di causa nel mercato degli stupefacenti, i precedenti penali, anche se l'indagato è di giovane età. Tali elementi, pur già valutati per la gravità del fatto, possono essere ulteriormente considerati per il giudizio sulla pericolosità sociale dell'indagato e sull'adeguatezza della misura cautelare, senza che ciò integri un vizio di motivazione. Pertanto, la misura cautelare più grave può essere ritenuta adeguata e proporzionata, anche in presenza di una precedente misura meno afflittiva non rispettata, qualora il giudice dia conto in modo concreto e specifico della persistente pericolosità sociale dell'indagato, desunta dalle modalità e circostanze del fatto, nonché dalla sua personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Te. Ma. ;

avverso ordinanza del Tribunale del riesame di Bologna resa in data 18 marzo 2010;

visti gli atti, la ordinanza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis)) Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto ((omissis)) che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita'.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con l'ord…

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