Il delitto di rapina si configura quando la condotta violenta sia stata esercitata per vincere la resistenza della persona offesa, anche ove la "res" sia particolarmente aderente al corpo del possessore e la violenza si estenda necessariamente alla persona, dovendo il soggetto attivo superarne la resistenza e non solo la forza di coesione inerente alla normale relazione fisica tra possessore e cosa sottratta. Pertanto, ricorre il delitto di rapina e non quello di furto con strappo, quando la violenza sia diretta a superare la resistenza della vittima e non sia meramente rivolta verso la cosa. Tuttavia, nell'applicazione delle circostanze aggravanti, il giudice deve rispettare il principio di cui all'art. 63, comma 4, c.p., che impone di non applicare integralmente le aggravanti concorrenti, ma di limitarne l'aumento di pena entro il limite di un terzo della pena base.