Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9333 del 27 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9333PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare la credibilità della persona offesa e il contenuto minatorio delle espressioni utilizzate dall'imputato, può fondare la condanna sulla base di un compiuto esame delle risultanze processuali, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, ove essa risulti sorretta da una motivazione logica e coerente. Le espressioni minacciose, pronunciate in un contesto di accesa contrapposizione, sono idonee a suscitare un turbamento psichico nella persona offesa, tale da non escludere il passaggio a vie di fatto da parte dell'autore, integrando così il reato di minaccia grave. Il giudice di merito gode di un ampio potere discrezionale nella determinazione della pena, entro i limiti edittali, e nella quantificazione del danno morale, che, essendo dovuto per un turbamento psichico, non è suscettibile di una valutazione aritmetica, ma deve necessariamente sopportare un apprezzamento soggettivo. Infine, l'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1094/2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 06/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore generale in persona.

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnat…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.