Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28486 del 14 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28486PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura anche in presenza di un'organizzazione minima, purché idonea a realizzare in modo permanente il programma delinquenziale oggetto del vincolo associativo. Non è necessaria una complessa ed articolata organizzazione, dotata di notevoli disponibilità economiche, essendo sufficiente l'esistenza di una struttura, anche rudimentale, desumibile dalla predisposizione di mezzi e dalla suddivisione dei ruoli per il perseguimento del fine comune. Ai fini della configurabilità della condotta di partecipazione, è richiesta la prova della stabile adesione dell'agente al sodalizio, ovvero della consapevolezza e volontà di partecipare, assieme ad altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Il coinvolgimento in un solo episodio criminoso non è incompatibile con l'affermata partecipazione dell'agente all'organizzazione di cui si è consapevolmente servito per commettere il fatto. La motivazione della sentenza che afferma la responsabilità penale del partecipe deve essere congrua e logica, valorizzando gli elementi indiziari relativi ai reati fine addebitatili e ai rapporti emersi con altri sodali, che ne facciano uno stabile fornitore dell'associazione. Ai fini dell'applicazione dell'aggravante della recidiva, il giudice deve valutare la natura e l'identità tipologica dei precedenti penali, oltre all'intervallo temporale decorso, senza limitarsi alla mera constatazione della successione di delitti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/04/2019 della Corte di Appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Noviello Giuseppe;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Filippi Paola, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del …

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