Cassazione penale Sez. II sentenza n. 54957 del 7 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54957PEN

Massima

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Il reato di rapina si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, sottrae all'offeso una cosa mobile altrui per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto. La violenza o minaccia devono essere tali da vincere la resistenza della persona offesa, anche se questa non oppone una materiale opposizione fisica, essendo sufficiente che l'agente abbia costretto la vittima a consegnare il bene mediante l'uso della forza o l'intimidazione. Il giudice di merito ha il potere di valutare liberamente la credibilità e l'attendibilità della persona offesa, la quale costituisce prova sufficiente per la configurazione dell'elemento oggettivo del reato, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori elementi probatori. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dalla gravità del fatto, dall'assenza di resipiscenza dell'imputato e dalla presenza di precedenti penali, anche in assenza di una condanna definitiva per il reato in esame, in quanto le attenuanti non costituiscono un beneficio discrezionale ma il riconoscimento di situazioni particolari meritevoli di una più incisiva considerazione ai fini della commisurazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. DI PAOLA S. - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO M. D. - Consigliere

Dott. CIANFROCCA P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il 07/02/1983 a PISTOIA;
avverso la sentenza del 23/09/2016 della CORTE DI APPELLO DI TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERO MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 23/9/2016, la Corte di appello di T…

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