Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22770 del 10 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22770PEN

Massima

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Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati, anche commessi nell'ambito di un'associazione mafiosa, richiede un'approfondita verifica della sussistenza di concreti indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita. Non è sufficiente il mero riferimento all'appartenenza dell'imputato alla medesima cosca mafiosa per tutto l'arco temporale considerato, essendo necessario accertare l'unitarietà del disegno criminoso, che presuppone l'anticipata ed unitaria ideazione di più violazioni della legge penale, almeno nelle loro linee essenziali, fin dall'origine. Inoltre, il disegno criminoso unitario richiesto per il reato continuato è distinto dal programma associativo di un'associazione per delinquere, anche di stampo mafioso, che postula la rappresentazione, fin dall'iniziale costituzione o adesione al sodalizio, dei singoli episodi criminosi, individuati almeno nelle loro linee essenziali. Pertanto, non è configurabile la continuazione tra reati-scopo che, pur rientrando nell'ambito di attività svolta nel quadro associativo, non potevano essere programmati ab origine in quanto conseguenti a circostanze ed eventi contingenti od occasionali. Infine, nel determinare la pena complessiva per il reato continuato, il giudice deve individuare il reato più grave, stabilire la pena base e calcolare e motivare l'aumento di pena in modo distinto per ciascuno dei reati satellite, nel rispetto del rapporto di proporzione tra le pene e dei limiti previsti dall'articolo 81 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 6/7/2020 della CORTE APPELLO di CATANZARO udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCESCO ALIFFI;
lette le conclusioni del S. Procuratore Generale Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe la Corte di appello di Cat…

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