Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7106 del 14 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7106PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio è configurabile quando l'agente, pur non avendo raggiunto l'obiettivo di uccidere la vittima designata, ha comunque posto in essere una condotta idonea e diretta in modo non equivoco a cagionarne la morte, manifestando un dolo omicidiario, anche nella forma del dolo alternativo, che non viene meno per il solo fatto che il colpo abbia accidentalmente raggiunto un soggetto diverso da quello inizialmente preso di mira. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 274, lett. c), c.p.p., rilevano la modalità della condotta, la volontà omicidiaria manifestata anche successivamente al ferimento, l'assenza del rinvenimento dell'arma, la personalità violenta e sconsiderata dell'indagato, i suoi precedenti penali in materia di armi, associazione per delinquere e omicidio colposo, nonché la misura di prevenzione personale alla quale era stato sottoposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/07/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIACOMO ROCCHI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. MARIELLA DE MASELLIS che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
L'Avv. (OMISSIS) conclude per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Palermo rigettava la richiesta di riesame propo…

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