Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11090 del 8 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11090PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente applicata quando sussistono elementi specifici e concreti dai quali desumere la sproporzione tra il valore dei beni di cui il proposto ha la disponibilità e il reddito dichiarato o l'attività economica svolta, nonché quando i soggetti incisi non riescano a fornire una giustificazione plausibile circa la legittima provenienza dei beni. Ciò anche in assenza di una condanna penale definitiva, purché vi siano sufficienti indizi di un'attività delittuosa abituale, anche se non più attuale, e di un conseguente illecito arricchimento. La motivazione del provvedimento di confisca deve essere logica e congrua, senza necessità di una puntuale confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente l'indicazione delle ragioni per le quali il giudice non le ha ritenute idonee a superare il quadro indiziario a sostegno della misura. Il ricorso per cassazione avverso il decreto di confisca è ammesso solo per violazione di legge e non per vizi logici o incongruenze della motivazione, salvo che questa risulti del tutto apparente o priva di costrutto logico. Infine, il ricorso per cassazione avverso il decreto di confisca proposto personalmente dal terzo interessato, in quanto portatore di interessi civilistici, è inammissibile, essendo necessario il conferimento di procura alle liti al difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 03/05/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG di inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il decreto di cui in premessa la Corte di appello di Milano riformava parzialmente l'omologo provvedimento con cui il Tribunal…

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