Il calcolo del termine di prescrizione di un reato deve tenere conto obbligatoriamente dell'aumento previsto per le circostanze aggravanti ad effetto speciale, anche in caso di concorso di più di una di esse, applicando il limite di cui all'art. 63, comma 4, c.p. Pertanto, il giudice deve determinare il termine di prescrizione massimo considerando l'aumento di pena per le aggravanti contestate, senza poter prescindere da tale incremento, anche qualora ritenga di non applicare l'ulteriore aumento per la recidiva. Inoltre, la revoca delle statuizioni civili conseguenti alla condanna di primo grado non può essere disposta in caso di proscioglimento per prescrizione, dovendo il giudice limitarsi a dichiarare l'estinzione del reato. Infine, la restituzione delle cose sequestrate a seguito di sentenza di proscioglimento deve essere disposta in favore dell'avente diritto, anche se diverso dal soggetto cui il bene era stato originariamente sequestrato, salvo contestazioni sulla proprietà che impongano l'applicazione analogica dell'art. 324, comma 8, c.p.p.