Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la legittimità degli atti impugnati relativi all'apertura e all'ampliamento di una media struttura di vendita in un Comune, afferma che: 1. La legittimità o meno degli atti impugnati deve essere valutata alla luce degli standards stabiliti dalla deliberazione del Consiglio comunale n. 7/2003, che ha approvato il Piano commerciale comunale, e non alla luce degli standards previsti dalla deliberazione di Giunta regionale n. 55/108/2000, in quanto la sentenza del Consiglio di Stato n. 5994/2014 ha annullato il Piano comunale n. 7/2003 solo nella parte in cui ha fissato in 800 mq la superficie massima delle medie strutture di vendita in deroga ai criteri regionali, ma non anche nella parte relativa agli standards per i parcheggi. 2. Sulla base degli esiti della consulenza tecnica d'ufficio, le superfici di parcheggio attribuite in fase di rilascio delle autorizzazioni impugnate, calcolate sulla base delle prescrizioni del Piano commerciale comunale, sono regolari e rispettano le previsioni del piano, per cui le censure della parte ricorrente relative alla violazione degli standards minimi per i parcheggi sono da ritenere infondate. 3. Pertanto, il ricorso e i motivi aggiunti devono essere respinti, in quanto le censure avanzate risultano infondate.