Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 355 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:355SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia e l'ordine di demolizione di un manufatto abusivo realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico sono provvedimenti legittimi e non richiedono una specifica motivazione sull'attualità dell'interesse pubblico alla demolizione, né la comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'ordine di demolizione, essendo atto vincolato, non necessita della comunicazione di avvio del procedimento. La mancata indicazione dell'autorità e del termine per l'impugnazione non determina l'illegittimità del provvedimento, ma al più può comportare il riconoscimento dell'errore scusabile. Il parere negativo dell'ente preposto alla tutela del vincolo paesaggistico, che motiva adeguatamente l'incompatibilità del manufatto con il contesto tutelato, legittima il diniego di sanatoria da parte dell'amministrazione comunale, senza che sia necessaria una motivazione particolarmente analitica. Il mero decorso del tempo non sana la situazione di abuso edilizio né genera un affidamento tutelabile alla conservazione della situazione di fatto illegittima.

Sentenza completa

N. 00110/1997
REG.RIC.

N. 00355/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00110/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 110 del 1997, proposto da:
TROLI ANNA e BARIGIONE ITALO, rappresentati e difesi dagli avv. Paolo Monti e Giuseppe Greppi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Antonio Fiore in Torino, corso Alcide De Gasperi, 21;

contro

REGIONE PIEMONTE, in persona del Presidente della Giunta Regionale per tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Eugenia Salsotto, con domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura regionale in Torino, piazza Castello, 165;

COMUNE di OVADA, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 400 no…

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