Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38364 del 22 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38364PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La coltivazione non autorizzata di piante da cui sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando sia realizzata per la destinazione del prodotto ad uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante ai sensi del D.P.R. n. 309 del 1990, artt. 26 e 28. Tale reato di pericolo presunto è caratterizzato da una notevole anticipazione della tutela penale, in quanto la coltivazione, anche di modeste dimensioni, è ritenuta idonea ad accrescere indiscriminatamente i quantitativi di droga disponibili e a incrementare le occasioni di cessione e il mercato degli stupefacenti, con conseguente pericolo per la salute pubblica e l'ordine sociale. Pertanto, la destinazione del prodotto all'uso personale non rileva ai fini della configurabilità del reato, essendo impossibile determinare ex ante la potenzialità della sostanza drogante ricavabile dalla coltivazione. Tuttavia, il giudice è tenuto a verificare in concreto l'offensività della condotta, escludendo la punibilità solo quando la sostanza ricavabile dalla coltivazione risulti assolutamente inidonea a produrre effetti stupefacenti. Inoltre, pur in presenza di un reato di pericolo presunto, il giudice può applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., valutando la esiguità del danno o del pericolo, la occasionalità e il grado di colpevolezza, sempre che non ricorrano le condizioni ostative previste dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1646/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 03/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il fatto non costituisce reato.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'ac…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.