Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 993 del 2023

ECLI:IT:TARCZ:2023:993SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia può essere legittimamente disposto dall'autorità di pubblica sicurezza sulla base di una valutazione discrezionale circa l'affidabilità e la buona condotta del richiedente, anche in assenza di condanne penali, qualora emergano elementi che facciano ragionevolmente dubitare della sua idoneità a detenere e utilizzare in modo responsabile le armi. Tale valutazione può fondarsi su comportamenti e frequentazioni del richiedente, anche se non penalmente rilevanti, purché siano tali da far emergere un serio e non remoto pericolo di un suo utilizzo improprio o abusivo delle armi, in contrasto con le esigenze di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica. L'autorità amministrativa competente gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione di tali presupposti, sindacabile solo in sede giurisdizionale per manifesta illogicità o irragionevolezza. Il diniego di rinnovo non contraddice necessariamente un precedente provvedimento di rilascio, in quanto l'amministrazione può sempre riesaminare le proprie determinazioni alla luce di nuovi elementi sopravvenuti o di una diversa valutazione di circostanze già note. Pertanto, il diniego di rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia, motivato sulla base di una valutazione discrezionale circa l'affidabilità e la buona condotta del richiedente, è legittimo e non comporta responsabilità risarcitoria della pubblica amministrazione, in assenza di un accertamento di illegittimità del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/07/2023

N. 00993/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00056/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 56 del 2020, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Cosenza, corso ((omissis)), n. 23;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria in Catanzaro, via G. ((omissis)), 34;

per l'annullamento

del decreto del -OMISSIS- con il quale il Questore di Cosenza ha respinto l’istanza del ricorrente volta ad ottenere il rinnovo del por…

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