Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36108 del 27 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36108PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta documentale si configura quando l'amministratore di una società fallita, anche in concorso con altri, abbia dolosamente cagionato il disordine o la incompletezza delle scritture contabili, sottraendo o distruggendo documenti, in modo da rendere difficoltosa la ricostruzione dell'attivo e del passivo della società. L'elemento soggettivo del reato non si esaurisce nella mera volontà di trascurare la regolare tenuta delle scritture contabili, ma richiede la prova di un intento fraudolento finalizzato a ostacolare l'accertamento della situazione patrimoniale e finanziaria della società. Pertanto, la responsabilità penale di ciascun amministratore deve essere accertata in relazione al suo specifico contributo causale e all'elemento soggettivo della sua condotta, senza poter desumere automaticamente un concorso di persone sulla base del mero avvicendamento nella carica gestionale o di una valutazione complessiva della gestione societaria. Ove non sia provato il nesso causale tra la condotta dell'imputato e le irregolarità contabili contestate, ovvero non sia dimostrato il dolo richiesto dalla fattispecie, non può ritenersi integrato il reato di bancarotta fraudolenta documentale, essendo eventualmente configurabile la meno grave ipotesi di bancarotta semplice documentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/5/2016 della Corte d'appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito per gli imputati gli avv.ti (OMISSIS) che hanno concluso …

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