Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17787 del 7 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:17787PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato sussiste quando vi è la contemporanea presenza di uno scopo criminoso comune ai partecipi, delineato ab initio, e la consapevolezza di ciascuno di contribuire per la propria parte allo scopo comune. La responsabilità concorsuale può essere ravvisata non solo nelle condotte a monte, come la partecipazione armata alla spedizione insieme al concorrente, ma anche nelle condotte a valle, come l'intervento attivo per impedire l'inseguimento del feritore o per favorirne la fuga. La presenza sul luogo del fatto di un concorrente armato e consapevole della situazione, anche se non direttamente partecipe dell'azione delittuosa principale, può comunque rafforzare il proposito criminoso comune, in particolare quando l'azione è caratterizzata da premeditazione. Ai fini della configurabilità del concorso, non è necessario che la condotta del concorrente sia stata determinante o agevolatrice dell'evento, essendo sufficiente che essa si inserisca nel contesto dell'azione criminosa comune. Inoltre, il possesso di un'arma da parte del concorrente, anche se giustificato da esigenze difensive, può costituire indizio della sua partecipazione all'accordo criminoso, in assenza di circostanze che ne spieghino in modo plausibile e specifico la presenza sul luogo del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/06/2015 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FAT…

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