Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18745 del 2 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18745PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di beni provenienti da reato, accertato a seguito di perquisizione domiciliare, costituisce elemento di prova sufficiente per la condanna per il reato di ricettazione, anche in assenza di altre prove dirette, purché la motivazione del provvedimento giudiziale sia congrua, logica e adeguata agli elementi legittimamente acquisiti nel corso del processo. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il possesso ingiustificato di beni provenienti da reato, accertato a seguito di perquisizione domiciliare, può essere considerato prova sufficiente per la condanna per il reato di ricettazione, anche in assenza di altre prove dirette, a condizione che la motivazione del provvedimento giudiziale sia congrua, logica e adeguata agli elementi legittimamente acquisiti nel corso del processo. La Corte di Cassazione ha ritenuto che, nel caso di specie, la sentenza di condanna fosse adeguatamente motivata, in quanto si fondava sull'esito della perquisizione domiciliare che aveva portato al rinvenimento della scheda SIM utilizzata con il telefono oggetto di furto, senza che l'imputato avesse fornito alcuna giustificazione. Pertanto, pur essendo stata riconosciuta l'inutilizzabilità di una prova testimoniale indiretta, la motivazione complessiva della sentenza è stata ritenuta congrua e logica, in quanto basata su altri elementi di prova legittimamente acquisiti. Questo principio di diritto è applicabile a tutti i casi analoghi in cui il possesso ingiustificato di beni provenienti da reato, accertato a seguito di perquisizione, costituisca l'elemento centrale della motivazione di una sentenza di condanna per il reato di ricettazione, a prescindere da altre prove dirette, purché la motivazione rispetti i requisiti di congruità, logicità e adeguatezza agli elementi legittimamente acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pietro - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. MONACO M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/03/2017 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MONACO MARCO MARIA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CENICCOLA ELISABETTA, che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI, con sentenza in data 09/03/2017, riformando la sentenza pronunciata dal TRIBUNA…

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