Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14161 del 13 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:14161PEN

Massima

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Il reato di truffa contrattuale si consuma non già al momento della stipula del contratto, bensì nel momento in cui si realizza l'effettivo conseguimento del bene da parte dell'agente e la definitiva perdita dello stesso da parte del raggirato, essendo la truffa reato istantaneo e di danno che si perfeziona quando alla realizzazione della condotta tipica da parte dell'autore abbia fatto seguito la "deminutio patrimonii" del soggetto passivo. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di truffa contrattuale, non rileva che le condotte contestate siano successive alla stipula del contratto e alla consegna dei beni, in quanto il momento consumativo del reato è quello dell'acquisizione da parte dell'autore del reato del bene oggetto della truffa, attraverso la sua riscossione o utilizzazione, poiché solo in tal modo si concreta il vantaggio patrimoniale dell'agente e diviene definitiva la potenziale lesione del patrimonio della parte offesa. In sede di legittimità, il controllo sulla legittimità del sequestro preventivo o probatorio deve limitarsi alla verifica della sussumibilità del fatto contestato nella fattispecie astratta di reato, senza poter anticipare valutazioni di merito sulla responsabilità dell'indagato, essendo preclusa ogni valutazione riguardo alla sussistenza degli indizi di colpevolezza e alla loro gravità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)), del foro di Messina, nell'interesse di Sa. Fa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Imperia, in data 2/10/2009;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. FEBBRARO Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo il rigetto;

Udito il difensore, avv. ((omissis)) che ha concl…

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