Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6228 del 15 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6228PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali, deve essere valutato sulla base di elementi concreti e specifici, desunti non solo dalla gravità del fatto, ma anche dalla personalità dell'indagato, con riferimento ai suoi precedenti penali o a comportamenti e atti concreti che ne rivelino la concreta e attuale propensione a delinquere. Tale valutazione deve essere effettuata in modo globale, tenendo conto di entrambi i criteri direttivi indicati dalla legge, senza che sia sufficiente un generico riferimento alla mera eventualità di probabili seguiti delittuosi. Inoltre, il tempo trascorso dalla commissione del reato impone al giudice di motivare in modo proporzionalmente più stringente la sussistenza del pericolo di reiterazione, in ragione dell'affievolimento delle esigenze cautelari connesso al decorso del tempo. Pertanto, il giudice deve indicare in modo specifico e dettagliato gli elementi concreti che consentono di ritenere attuale e concreto il pericolo di reiterazione, evidenziando il perdurante collegamento dell'indagato con l'ambiente in cui il delitto è maturato e la sua concreta proclività a delinquere, senza potersi limitare a valutazioni astratte o congetturali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 206/2015 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 16/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Vito D'AMBROSIO, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Per i ricorrenti, l'avv. (OMISSIS) ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16 giugno…

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