Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7491 del 15 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7491PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, poiché, trattandosi di reato di pericolo presunto, per integrare l'offesa all'ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio con la c.d. "messa a disposizione", in quanto idonea ad accrescere, per ciò solo, la potenziale capacità operativa ed intimidatoria dell'associazione criminale. La semplice affiliazione ad un'associazione criminale, infatti, implica di per sé una partecipazione attiva alla vita associativa, la cui punibilità appare coerente con i principi costituzionali dell'ordinamento, in quanto il ruolo di "socio" che si acquisisce dopo essere stati ammessi a far parte dell'associazione costituisce una condotta tipica da sanzionare penalmente, poiché anche il semplice inserimento nell'organizzazione di un nuovo soggetto rappresenta un rafforzamento dell'associazione, essendo gli altri sodali consapevoli di poter fare affidamento, nel momento del bisogno, sul nuovo associato. Pertanto, ai fini dell'integrazione della condotta di partecipazione all'associazione di tipo mafioso, non è necessario che ciascuno dei membri del sodalizio si renda protagonista di specifici atti esecutivi della condotta criminosa programmata, in quanto il suo contributo può essere costituito anche dalla sola dichiarata adesione all'associazione da parte del singolo che presti la propria disponibilità (con la c.d. "messa a disposizione") ad agire quale "uomo d'onore", essendo tale adesione idonea a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e, nel contempo, ad accrescere le potenzialità operative e la complessiva capacità di intimidazione ed infiltrazione nel tessuto sociale del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
contro la ordinanza dell'1.8.2017, depositata in data 15.9.2017, del Tribunale del Riesame di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimen…

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