La clausola di revisione periodica del prezzo prevista contrattualmente trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il servizio sia proseguito in forza di un'ordinanza contingibile e urgente adottata ai sensi dell'art. 191 del d.lgs. n. 156/2006, qualora tale ordinanza si limiti a disporre la prosecuzione del servizio agli stessi patti e condizioni del precedente contratto, senza fissare un autonomo corrispettivo o prevedere una diversa disciplina, configurandosi in tal caso una mera proroga tecnica del rapporto contrattuale originario e non un nuovo e distinto rapporto. Ciò in quanto, ai fini dell'applicabilità della revisione dei prezzi, rileva la sussistenza di un unico rapporto contrattuale prorogato e non la forma dell'atto che ne dispone la prosecuzione, essendo sufficiente che l'atto richiami espressamente le condizioni del precedente contratto, senza introdurre elementi di discontinuità tali da far ritenere l'instaurazione di un nuovo e autonomo rapporto giuridico. La distinzione tra proroga e rinnovo contrattuale assume rilievo determinante ai fini dell'applicabilità della clausola di revisione dei prezzi, in quanto la revisione è ammessa solo in caso di proroga e non anche di rinnovo del rapporto, atteso che quest'ultimo presuppone la rinegoziazione del complesso delle condizioni contrattuali.