Cassazione penale Sez. III sentenza n. 50349 del 28 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50349PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di archiviazione non può essere proposto personalmente dalla persona offesa, in quanto lo stesso deve essere sottoscritto da un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione. Tale principio è affermato dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, in quanto la disposizione di cui all'art. 613 c.p.p., comma 1, che prevede la facoltà di proposizione personale dell'impugnazione, è da interpretarsi come riferita al solo imputato, non estendendosi ad altri soggetti processuali, quali la persona offesa o danneggiata dal reato, che non risultano espressamente contemplati dalla norma. La ratio di tale orientamento risiede nella necessità di assicurare la rappresentanza tecnica nelle impugnazioni dinanzi alla Corte di Cassazione, al fine di garantire il rispetto delle forme e dei requisiti di ammissibilità del ricorso, a tutela del corretto svolgimento del giudizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) parte offesa nel procedimento:
c/
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 22/09/2015 del GIP TRIBUNALE di AVEZZANO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere LUCA RAMACCI;
lette le conclusioni del PG inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano…

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