Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7443 del 25 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7443PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale, anche se operante presso una struttura sanitaria privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, che alteri o integri una cartella clinica, commette il reato di falsità materiale in atto pubblico, in quanto tale documentazione, destinata a certificare l'attività sanitaria svolta e a costituire titolo per il rimborso delle prestazioni, riveste natura di atto pubblico. La condotta di falso è integrata anche dalla semplice aggiunta di fogli alla cartella clinica originale, senza necessità di alterazione del contenuto, in quanto tale condotta è idonea a ledere la genuinità e l'affidabilità dell'atto pubblico. Ai fini della responsabilità penale, è sufficiente l'apposizione della firma da parte del medico sui documenti aggiunti, in assenza di una giustificazione plausibile, in quanto ciò dimostra la consapevolezza della irregolarità dell'attestazione e l'interesse a salvaguardare l'organismo di appartenenza dal pregiudizio patrimoniale derivante dalla condotta illecita, anche in assenza di una diretta responsabilità civilistica. La qualifica di pubblico ufficiale del medico convenzionato non viene meno per il fatto che la condotta di falso sia stata posta in essere dopo la dimissione del paziente dalla struttura sanitaria, in quanto l'attestazione documentale si riferisce comunque all'attività svolta nell'esercizio delle funzioni pubbliche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. Gi. , nato il (OMESSO);

PO. Sa. , nato il (OMESSO);

FI. Ma. , nato il (OMESSO);

VI. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza della Corte d'Appello di Palermo del 29.4.2010;

E' presente l'avv. Oddo Giuseppe del Foro di Palermo per la parte civile sentita la Relazione svolta dal Cons. Gian Giacomo Sandrelli;

sentite le Requisitorie del PG. (nella persona del Cons. Gioacchino Izzo) che ha concluso instando per il rigetto d…

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