Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 20 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:20SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione di legittimità sugli atti di pianificazione urbanistica, afferma che le scelte di pianificazione, in quanto connotate da ampia discrezionalità, sono sottratte al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità, ovvero risultino incoerenti con l'impostazione di fondo dell'intervento pianificatorio ovvero siano apertamente incompatibili con le caratteristiche oggettive del territorio. Tali scelte non necessitano di apposita motivazione oltre quella che si può evincere dai criteri generali, di ordine tecnico-discrezionale, seguiti nell'impostazione dello strumento urbanistico, né sono condizionate dalla pregressa indicazione, nel previgente strumento urbanistico generale, di destinazioni d'uso diverse e più favorevoli, la generica aspettativa alla non reformatio in peius o alla reformatio in melius di queste ultime essendo analoga a quella di qualunque altro proprietario di aree che aspiri all'utilizzazione più proficua dell'immobile e, come tale, essendo sfornita di tutela. Inoltre, l'eventualità che le previsioni del piano urbanistico comunale subiscano, in sede di approvazione definitiva, delle modifiche rispetto a quelle contenute nel piano adottato, è un effetto del tutto connaturale al procedimento di formazione del suddetto strumento urbanistico, che contempla la possibilità di cambiamenti in conseguenza dell'accoglimento delle osservazioni pervenute; pertanto, soltanto laddove si dimostri che le modifiche introdotte incidono sulle caratteristiche essenziali dello strumento stesso e sui suoi criteri di impostazione, si rende necessario riprendere da capo il relativo procedimento di formazione. Infine, la mera vicinitas di un'area rispetto a quella oggetto di pianificazione non costituisce elemento sufficiente a comprovare la legittimazione e l'interesse al ricorso, occorrendo invece la positiva dimostrazione, in relazione alla configurazione dell'interesse ad agire, di un danno (certo o altamente probabile) riguardante la posizione della parte istante.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/01/2024

N. 00020/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00263/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 263 del 2023, proposto da
Andrea Abbagnara, Rosanna Pepe, Carlo Pastore, Emilia Amico, Anna Lina Amico, Gina Gallo, Antonio Gallo, Giovanni Gallo, Giovanna Ellera, Elisa Tortora, rappresentati e difesi dall'avvocato Marcello Fortunato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via SS. Martiri Salernitani, n. 31;

contro

Comune di Sant'Egidio del Monte Albino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Armenante, con domicilio digitale come da PEC da Registr…

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