Cassazione penale Sez. III sentenza n. 55467 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55467PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso in atti pubblici mediante l'omissione di elementi rilevanti nella rappresentazione dello stato dei luoghi non integra necessariamente il reato di cui all'art. 481 c.p. quando la richiesta di accertamento di conformità riguardi opere diverse da quelle abusivamente realizzate, in quanto tale omissione potrebbe non essere finalizzata a trarre in inganno l'amministrazione procedente né a procurare un indebito vantaggio agli interessati. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di falso, è necessario accertare, oltre all'elemento oggettivo della falsa rappresentazione, anche l'elemento soggettivo del dolo specifico di indurre in errore la pubblica amministrazione o di procurare un ingiusto vantaggio, tenendo conto del concreto contesto in cui la condotta si è realizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/3/2016 della Corte d'appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' dei ricorsi;<…

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