Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4416 del 1 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4416PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando la condotta dell'imputato, anche se non pienamente efficace nel suo intento, si traduce in un atteggiamento, anche implicito, che impedisca, intralci o comprometta, anche solo parzialmente e temporaneamente, il regolare compimento dell'atto di ufficio da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio. La mera "resistenza passiva" non esclude la rilevanza penale della condotta, essendo sufficiente che l'imputato abbia opposto violenza o minaccia, indipendentemente dal fatto che l'atto di ufficio sia stato comunque eseguito. L'esimente dell'atto arbitrario del pubblico ufficiale è configurabile solo quando il comportamento di quest'ultimo sia posto completamente al di fuori della sua funzionale attività e manifesti una pervicace intenzione di eccedere le proprie attribuzioni per perseguire mere finalità vessatorie, circostanza che non ricorre quando l'intervento del pubblico ufficiale sia reso doveroso e legittimamente necessario dall'accertata condotta illecita dell'imputato. Analogamente, la circostanza attenuante della provocazione non è applicabile quando la condotta dei pubblici ufficiali sia stata resa necessaria dalla condotta illecita dell'imputato, in quanto in tal caso non sussiste la situazione iniziale di legittimità o non illiceità dell'offensore, configgente con una opposta condizione di illiceità dell'offeso, che è presupposto per la configurabilità dell'attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GARRIBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2775/2009 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 04/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. L. RIELLO che ha concluso per: inammissibile il ricorso.

OSSERVA

Sull'appello di (OMISSIS) avverso la s…

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