Cassazione penale Sez. I sentenza n. 326 del 7 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:326PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, accertata sulla base di gravi indizi di colpevolezza, comporta la presunzione relativa di pericolosità sociale dell'indagato e l'adeguatezza della sola misura cautelare della custodia in carcere, salvo che l'indagato non alleghi e dimostri elementi idonei a superare tale presunzione. Il giudice, in presenza di tali gravi indizi, non ha l'onere di dimostrare in positivo la sussistenza delle esigenze cautelari, ma solo di valutare l'idoneità degli eventuali elementi contrari addotti dalla difesa a escludere il pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio. La permanenza dell'indagato nell'organizzazione criminale anche durante la detenzione, la sua negativa personalità desunta dai precedenti penali e dalla condotta tenuta in costanza di misure alternative, nonché il perdurante dinamismo del sodalizio mafioso di appartenenza, possono integrare gli elementi idonei a giustificare il mantenimento della custodia cautelare in carcere, in assenza di allegazioni difensive sufficienti a superare la presunzione di pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/07/2018 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONICA BONI;
sentite le conclusioni del PG DI LEO GIOVANNI;
Il PG conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di BARI in difesa di: (OMISSIS), che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 13 luglio 2018 il Tribunale di Bari,…

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