Cassazione penale Sez. V sentenza n. 499 del 10 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:499PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali, quando commesso in danno di un familiare, è procedibile a querela di parte e non d'ufficio, a meno che non ricorrano specifiche circostanze aggravanti previste dalla legge. Pertanto, in assenza di tali circostanze aggravanti, il reato si estingue per remissione di querela, venendo meno altresì i presupposti per la revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena precedentemente concesso all'imputato. La norma di cui all'art. 582, comma 2, c.p., che prevede la procedibilità d'ufficio per i reati di lesioni personali quando ricorrono determinate circostanze aggravanti, non si applica all'ipotesi in cui il fatto sia commesso in danno di un familiare, in quanto tale aggravante rientra tra quelle espressamente escluse dal rinvio operato dalla medesima disposizione. Ciò in ragione del fatto che il legislatore, pur avendo introdotto con la riforma del 2019 un nuovo comma 3 all'art. 577 c.p., non ha provveduto a modificare corrispondentemente l'art. 582, comma 2, c.p., il che non comporta tuttavia alcuna incertezza interpretativa, dovendosi ritenere che il riferimento all'art. 577 c.p. contenuto nella norma sulla procedibilità d'ufficio debba continuare a essere inteso come relativo alla precedente formulazione della disposizione, che escludeva espressamente l'aggravante di cui al comma 2 dello stesso art. 577 c.p. Di conseguenza, in assenza di tali circostanze aggravanti, il reato di lesioni personali commesso in danno di un familiare deve considerarsi estinto per remissione di querela, con la conseguente venir meno dei presupposti per la revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena precedentemente concesso all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2021 della CORTE DI APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CIRILLO PIERANGELO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale DI LEO GIOVANNI, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 26 novembre 2019, il Giudice per l'udienza preliminare di Brescia, all'esito di …

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