Consiglio di Stato sentenza n. 3888 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:3888SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria competenza in materia di tutela e valorizzazione del centro storico, può legittimamente adottare delibere che prevedano limiti e divieti all'insediamento di attività commerciali non tradizionali, al fine di salvaguardare i caratteri storici, architettonici e urbanistici del centro città. Tali limitazioni, pur incidendo sulla libertà di iniziativa economica, sono giustificate dall'esigenza di preservare l'identità e la vocazione commerciale e artigianale dei centri storici, in attuazione dei principi di programmazione e pianificazione urbanistica ed economica previsti dalla normativa nazionale e regionale. In particolare, il Comune può vietare il mutamento della destinazione merceologica di attività commerciali storiche, radicate da almeno quindici anni nel medesimo settore, salvo il caso di cessazione dell'attività per un periodo superiore a cinque anni, al fine di evitare la sostituzione di tali attività tradizionali con attività non compatibili con il contesto urbano. Tali limitazioni, pur incidendo sulla libertà di iniziativa economica, sono legittime in quanto rispondono a un interesse pubblico prevalente, rappresentato dalla tutela dell'identità e della vocazione commerciale e artigianale del centro storico, in attuazione dei principi di programmazione e pianificazione urbanistica ed economica previsti dalla normativa nazionale e regionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/06/2019

N. 03888/2019REG.PROV.COLL.

N. 02910/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 2910 del 2010, proposto da
Huifeng Wang, rappresentato e difeso dall'avvocato Lucio Anelli, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Scrofa 47;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro-tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Angela Raimondo, domiciliata nella casa comunale in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II
ter
n. 2769/2010, resa tra le parti, concernente divieto di avviamento di attività di vendita nel settore non alimentare;

Visti il ricorso in appello e …

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