Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18853 del 4 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18853PEN

Massima

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Il giudice per le indagini preliminari, nell'esercizio dei suoi poteri di controllo sull'attività investigativa del pubblico ministero, può disporre l'acquisizione dei dati del traffico telefonico, anche con indicazione delle celle di aggancio, al fine di verificare l'attendibilità della persona offesa e valutare il rischio, in particolare nei reati di violenza domestica e di genere, ove tale attività investigativa risulti necessaria per un'indagine completa ed adeguata, nel rispetto degli obblighi di garanzia e tutela imposti dall'ordinamento interno e sovranazionale. Tale provvedimento, pur dettagliando le specifiche indagini da svolgere, non configura un'abnormità, rientrando nei poteri del giudice di indicare ulteriori atti di indagine all'esito dell'udienza camerale di opposizione all'archiviazione, al fine di evitare che le indagini risultino inadeguate o lacunose, senza con ciò sostituirsi all'organo dell'accusa nell'esercizio dell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

Dott. DI NICOLA Paola - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
su ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna nel procedimento a carico di (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/11/2022 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Enna;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
sentita la relazione svolta dalla Consigliera Paola Di Nicola Travaglini;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Pietro Gaeta, che ha concluso per l'annullam…

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