Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15169 del 8 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15169PEN

Massima

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La confisca prevista dalla Legge n. 356 del 1992, art. 12-sexies, costituisce una misura di sicurezza patrimoniale che colpisce i beni di valore sproporzionato rispetto al reddito o all'attività economica del soggetto condannato per uno dei reati tassativamente indicati dalla disposizione, in quanto introduce una presunzione relativa di illecita accumulazione patrimoniale, a prescindere dal nesso pertinenziale con il reato e dall'epoca di acquisto dei beni, salvo che il titolare non riesca a giustificarne la provenienza con elementi idonei a vincere tale presunzione, pur senza avere la valenza probatoria civilistica. Tale misura è applicabile anche ai reati commessi prima della sua introduzione, in quanto non opera il principio di irretroattività della legge penale in tema di misure di sicurezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ST. RA. N. IL (OMESSO);

avverso Ordinanza del 11/04/2008 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza dell'11 aprile 2008 il Tribunale di Reggio Calabria, costituito ai sensi dell…

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