Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21709 del 17 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21709PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza della gravità indiziaria in ordine alla partecipazione dell'indagato all'associazione di stampo mafioso e al concorso nei delitti di omicidio e tentato omicidio, detenzione, porto e ricettazione di arma clandestina, afferma che l'obbligo di rafforzata motivazione imposto dalla legge risponde all'esigenza di assicurare la chiara intelligibilità dell'iter logico-argomentativo che ha condotto il giudice ad adottare la decisione, evitando il rischio di provvedimenti di natura meramente apparente. Pertanto, il giudice può ricorrere a forme di motivazione per relationem, purché sia possibile affermare che abbia effettivamente vagliato gli elementi di fatto ritenuti decisivi, senza il ricorso a formule stereotipate, spiegandone la rilevanza ai fini dell'affermazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari nel caso concreto. Inoltre, in presenza di posizioni analoghe o di imputazioni descrittive di fatti commessi con modalità "seriali", non è necessario che il giudice ribadisca ogni volta le regole di giudizio alle quali si è ispirato, potendo ricorrere ad una valutazione cumulativa, purché dal contesto del provvedimento risulti evidente la ragione giustificativa della misura in relazione ai soggetti attinti e agli addebiti, di volta in volta, considerati per essi sussistenti. Infine, il difetto di autonoma valutazione è ipotesi da tenere rigorosamente distinta da quella di una motivazione insufficiente, suscettibile di essere "sanata" dall'intervento del giudice del riesame, ferma la possibilità di far valere in sede di legittimità il vizio di cui all'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. VERGA Giovan - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1545/2018 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 17/08/2018;
sentita la relazione fatta dal Consigliere, Dott.ssa GIOVANNA VERGA;
sentite le conclusioni del PG, Dott.ssa ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito il difensore, (Ndr: testo originale non comprensibile) che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale dei Riesame di Catanzaro con…

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