Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19116 del 16 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19116PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un'ordinanza cautelare emessa dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e la valenza sintomatica degli indizi, senza poter riesaminare nel merito gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza e concludenza dei risultati del materiale probatorio, purché la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Pertanto, il giudice di legittimità non può sindacare la sufficienza e la razionalità della motivazione sulle questioni di fatto, essendo tale verifica estranea al suo controllo di legittimità. Inoltre, il giudice di merito può fondare il giudizio sulla pericolosità sociale dell'indagato anche sulla base delle modalità della condotta tenuta in occasione del reato, a prescindere dalla sua incensuratezza, in quanto la prognosi di pericolosità sociale può essere affermata sulla base della condotta concreta o sulla base delle precedenti condanne dell'indagato/imputato, senza che il giudice possa formulare una prognosi opposta sulla base di un solo elemento. Pertanto, il provvedimento cautelare che, sulla base di una motivazione adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici, ritenga sussistenti gravi indizi di colpevolezza e concreto pericolo di reiterazione del reato, è legittimo e non può essere censurato in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mo. Al. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Napoli, in data 29/7/2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto;

Udito il difensore, avv. ((omissis)) in sostituzione dell'avv. ((omissis)) L., che ha concluso per l'accogli…

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