Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 19265 del 9 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19265PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo quando la decisione della Corte di Cassazione sia diretta conseguenza di un errore percettivo, causato da una svista o da un palese fraintendimento di un dato storico, e non quando il preteso errore derivi da una valutazione di diritto o di circostanze di fatto rettamente intese dal giudice di merito. L'errore denunciato con il ricorso straordinario deve riguardare gli atti interni al giudizio di legittimità, ossia quelli esaminati direttamente dalla Corte di Cassazione, e non può avere ad oggetto l'asserito travisamento di una prova esistente nella decisione impugnata con il ricorso ordinario per cassazione. Pertanto, il ricorso straordinario non può essere utilizzato come surrogato di un ulteriore ricorso di legittimità, essendo destinato esclusivamente a rimediare a errori percettivi di fatto commessi dalla Corte di Cassazione nell'esame degli atti del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto ex articolo 625 bis c.p.p. da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 17/05/2013 della Corte di Cassazione;

esaminati gli atti, la sentenza denunciata e il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con impugnazione personale (OMISSIS) propone ricorso straordinario per errore di fatto avverso la sentenza pronunciata il 17.5.2013 da questa S.C. (Sez. 2, n. 29452/13: ri…

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