Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10503 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:10503SENT

Massima

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Il provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) di cui all'art. 27-bis del d.lgs. n. 152/2006 impone all'amministrazione regionale l'obbligo di concludere il relativo procedimento con un provvedimento espresso, anche di rigetto, entro i termini perentori previsti dalla legge, a prescindere dal contenuto discrezionale o vincolato del provvedimento finale. Il mancato rispetto di tale obbligo di provvedere configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, sanzionabile con il ricorso ex artt. 31 e 117 c.p.a., che consente al giudice amministrativo di condannare l'amministrazione a provvedere entro un termine perentorio, con la nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia. Tale obbligo di provvedere sussiste anche con riferimento alle diverse componenti progettuali sottoposte all'esame dell'amministrazione nell'ambito del medesimo procedimento, senza che la mera attività istruttoria o endoprocedimentale possa ritenersi satisfattiva dell'obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso. Il superamento del termine di conclusione del procedimento non comporta la perenzione dello stesso né la consunzione del potere dell'autorità procedente di definirlo con provvedimento espresso, in assenza di una specifica previsione normativa in tal senso.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/05/2024

N. 10503/2024 REG.PROV.COLL.

N. 16983/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 16983 del 2023, proposto dalla Ine Bainsizza s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

la Regione Lazio, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv.ssa ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

dell’inerzia serbata …

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