Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40064 del 27 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40064PEN

Massima

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Il reato di indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento, previsto dal Decreto Legislativo n. 231 del 2007, articolo 55, comma 9, si configura indipendentemente dal conseguimento di un profitto o dal verificarsi di un danno, essendo sufficiente l'utilizzo della carta da parte di chi non ne sia titolare, al fine di trarne profitto per sé o per altri. La condotta illecita si realizza anche nel caso di utilizzo di una carta fraudolentemente ricaricata, non essendo necessario che la transazione giunga a buon fine. La qualificazione giuridica del fatto contestato può essere introdotta per la prima volta nel giudizio di legittimità, ma è soggetta ai limiti di cognizione della Corte di Cassazione, che non può valutare elementi di fatto non dedotti nei gradi di merito. La pena deve essere commisurata alla gravità del fatto, tenendo conto del ruolo svolto dall'imputato, ma la mancata deduzione di tale profilo in appello ne impedisce la valutazione in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenico - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6271/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del 08/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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