Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51055 del 20 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51055PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice può applicare la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un indagato per reati associativi in materia di stupefacenti, anche in assenza di gravi indizi sulla sua qualità di promotore o di persona che ha svolto un ruolo apicale nell'associazione, purché emergano gravi indizi della sua partecipazione all'associazione con compiti esecutivi, come la cessione di sostanze stupefacenti. Tali gravi indizi possono desumersi da elementi probatori come le intercettazioni, i contatti tra i membri del gruppo, l'attribuzione di specifici compiti, le modalità collaudate di realizzazione delle condotte illecite, l'utilizzo di un linguaggio in codice. La sussistenza del pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunta dalla reiterazione della condotta criminosa finalizzata a garantire una costante fornitura di stupefacenti, dal ruolo stabile ricoperto nell'associazione, dai precedenti penali e dalla sottoposizione a misure di prevenzione, elementi che connotano la personalità criminale dell'indagato e rendono inadeguate misure meno afflittive come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, atti solo a segnalare eventuali evasioni ma non a impedire la commissione di nuovi reati. Il fatto che l'indagato si trovi già detenuto per altra causa non fa venire meno la necessità di salvaguardare le esigenze cautelari, stante l'autonomia dei procedimenti e la possibilità che egli fruisca di brevi intervalli di libertà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa nei suoi confronti dal Tribunale della liberta' di Palermo il 13/04/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANZO Angelo;
letta la requisitoria scritta con cui il Sostituto Procuratore Generale Dott. CIMMINO Alessandro ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni scritte con cui l'avvocato (OMISSIS), difensore dell'im…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.