Il Comune non può sospendere sine die i procedimenti autorizzatori per la realizzazione di impianti di telefonia mobile, in attesa dell'adozione di un regolamento comunale che disciplini le installazioni, in quanto tale potere non è previsto dalla normativa di settore, che invece mira ad accelerare la realizzazione di tali infrastrutture. Il Comune, prima di adottare atti che comportino il diniego o la sospensione delle istanze, è tenuto a comunicare all'interessato i motivi ostativi all'accoglimento, al fine di consentire il giusto contraddittorio procedimentale, in applicazione del principio di partecipazione di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990. Il potere regolamentare comunale, previsto dall'art. 8, comma ultimo, della legge n. 36/2001, deve tradursi in regole ragionevoli, motivate e certe, poste a presidio di interessi pubblici, senza poter costituire un generalizzato divieto di installazione in determinate zone, in quanto ciò contrasterebbe con la competenza statale nella fissazione dei limiti di esposizione e degli obiettivi di qualità, ai sensi dell'art. 4 della medesima legge.