Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7914 del 18 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7914PEN

Massima

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Il porto ingiustificato di un coltello al di fuori della propria abitazione, pur essendo un reato contravvenzionale, integra una condotta penalmente rilevante che deve essere adeguatamente accertata e valutata dal giudice di merito, il quale è tenuto a motivare in modo puntuale e coerente in ordine alla responsabilità dell'imputato, richiamando gli elementi di fatto emersi nel corso del procedimento, senza che possano essere sollevate doglianze generiche e prive del minimo apparato argomentativo. L'inammissibilità dell'impugnazione, pronunciata per la genericità dei motivi addotti, preclude la rilevanza della prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza di primo grado, in applicazione del principio per cui la declaratoria di inammissibilità del gravame impedisce la valutazione di eventuali cause estintive del reato sopravvenute dopo la pronuncia impugnata. Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione, è tenuto a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende, salvo che non emergano elementi idonei ad escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di appello di Catanzaro in data 28 giugno 2012 nel procedimento n. 1894/2009.

Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Antonella Patrizia Mazzei nella pubblica udienza del giorno 11 febbraio 2013;

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, dott. VIOLA Alfredo Pompeo, il quale ha chiesto la declarator…

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