Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34981 del 23 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34981PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto si trovi in un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di regole di esperienza alla base del fenomeno mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza del soggetto alla associazione, purché sussistano indizi gravi e precisi, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi facta concludentia, idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Il ruolo di "alter ego" o "longa manus" di un soggetto posto al vertice dell'associazione mafiosa richiede la sussistenza di un contributo causale alla realizzazione del ruolo direttivo del sodalizio, nonché alla conservazione e al rafforzamento di quest'ultimo, attraverso attività di ausilio ed intermediazione nei suoi riguardi, con carattere continuativo e fiduciario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANTINI Antonio;
lette le conclusioni del PM, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Trib…

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