Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39763 del 25 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39763PEN

Massima

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Il falso utilizzo di documenti di identità contraffatti o rubati, anche se recanti la fotografia dell'imputato, integra i reati di truffa aggravata, falso e ricettazione, in quanto la consapevolezza della provenienza illecita del documento esclude la possibilità di un rilascio regolare secondo le forme di rito. L'apertura di un conto corrente bancario e l'ottenimento di un finanziamento mediante l'utilizzo di tali documenti falsi, con l'effettivo prelievo delle somme, comporta la responsabilità penale dell'imputato, unico soggetto legittimato ad operare sul conto aperto con false generalità. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare eventuali cause di non punibilità sopravvenute, come la prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BELTRANI S. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4504/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 11/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO<…

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