Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40029 del 3 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:40029PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio, anche se non realizzato, è configurabile quando l'azione dell'agente, valutata in base all'utilizzo di un'arma potenzialmente micidiale, alle modalità dell'atto lesivo e alla direzione dei colpi inferti, risulti idonea a cagionare la morte della vittima. La scarsa entità o l'inesistenza di lesioni non esclude di per sé l'intenzione omicidiaria, potendo dipendere da fattori indipendenti dalla volontà dell'agente. Nell'individuare la pena, il giudice deve motivare adeguatamente in ordine alla concessione o meno delle circostanze attenuanti generiche, tenendo conto di elementi come l'incensuratezza, le condizioni di vita disagiate e lo stato di alterazione psichica dell'imputato, nonché applicare correttamente la diminuzione di pena prevista per il delitto tentato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CENICCOLA E., che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
udito il difensore.
Procedimento a trattazione scritta.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza della Co…

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