Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28815 del 7 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28815PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non deve stabilire se la decisione proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Il vizio di motivazione implica la carenza di motivazione o la sua manifesta illogicità, la cui correttezza dipende anzitutto dalla struttura logica del ragionamento, indipendentemente dalla verità degli enunciati che lo compongono. Pertanto, la Corte di cassazione, nel controllo di legittimità, non può sindacare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, se questa non risulta manifestamente illogica o irrazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO P. - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 13/01/2015 della Corte d'appello di Torino;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 13.1.2012 il Tribunale di Tor…

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