Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25811 del 16 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:25811PEN

Massima

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Il giudice può applicare in via provvisoria una misura di sicurezza, quale il ricovero in casa di cura e custodia, nei confronti di un imputato qualora emergano gravi indizi di colpevolezza per i reati contestati e sussista il pericolo di reiterazione criminosa, anche in presenza di specifiche problematiche di natura psichiatrica accertate mediante perizia. Tuttavia, tale misura provvisoria può essere successivamente sostituita con una misura cautelare, come gli arresti domiciliari in comunità terapeutica, qualora vengano meno i presupposti per l'applicazione della misura di sicurezza, in particolare l'attualità della pericolosità sociale dell'imputato. In tal caso, il ricorso avverso l'originaria ordinanza applicativa della misura di sicurezza provvisoria diviene inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo più necessaria una valutazione sulla correttezza di tale provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 24/2014 TRIB. LIBERTA' di CAMPOBASSO, del 26/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. VOLPE Giuseppe nel senso della inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 26 febbraio 2014, il Tribunale del riesame di Campobasso ha confermato l'ordinanza del 29 ottobre 2013, con la quale il Tribu…

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