Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 690 del 2023

ECLI:IT:CGARS:2023:690SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento d'ufficio di una concessione edilizia già rilasciata deve essere adeguatamente motivato, in particolare con riferimento alla sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che giustificano l'esercizio del potere di autotutela, nonché all'esito di una compiuta istruttoria che accerti in modo certo e incontrovertibile le eventuali difformità tra il progetto approvato e lo stato dei luoghi. In assenza di una motivazione esaustiva e di una istruttoria completa ed esaustiva, il provvedimento di annullamento è illegittimo per difetto di motivazione e di istruttoria, con conseguente invalidità derivata del successivo provvedimento di demolizione delle opere realizzate in forza della concessione annullata. Il mero dato catastale, in quanto riferito a finalità fiscali e non urbanistiche, non può essere considerato prova certa della consistenza edilizia di un immobile, dovendosi invece valorizzare gli elementi probatori emergenti dagli atti del procedimento, ivi comprese le risultanze di eventuali verifiche tecniche disposte in giudizio. La notifica del provvedimento di annullamento al solo tecnico incaricato della progettazione e direzione dei lavori, in assenza di una formale ed espressa elezione di domicilio presso il suo studio, non è idonea a far decorrere il termine per l'impugnazione nei confronti del destinatario finale del provvedimento, essendo necessaria la piena e personale conoscenza dello stesso da parte del diretto interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2023

N. 00690/2023REG.PROV.COLL.

N. 00649/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 649 del 2021, proposto dalla signora -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avv. Lucio Anelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Scrofa 47;

contro

il Comune di Lipari, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Milena Sindoni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania, n. 1518 dell’11 maggio 2021

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