Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33715 del 30 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:33715PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione delle prove e l'accertamento della responsabilità penale rientrano nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente con i principi di diritto, senza incorrere in vizi di illogicità o contraddittorietà. Il giudizio di legittimità è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza poter riesaminare il merito della valutazione probatoria, che è preclusa al giudice di legittimità. Pertanto, le censure che si risolvono in una diversa valutazione delle prove, prospettando una ricostruzione alternativa e più favorevole al ricorrente, sono inammissibili in sede di legittimità, in quanto implicano una rivalutazione del merito preclusa al giudice di cassazione. Allo stesso modo, i motivi di ricorso che si limitano a denunciare la generica mancanza, contraddittorietà o illogicità della motivazione, senza individuare specifici vizi logici o giuridici della sentenza impugnata, sono inammissibili per difetto di specificità. Infine, il controllo di legittimità sulla quantificazione della pena si limita alla verifica della correttezza del calcolo effettuato dal giudice di merito, senza poter sindacare la valutazione discrezionale delle circostanze operata dallo stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovan - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 24 gennaio 2013, della Corte d'appello di Roma;

Sentita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

sentite le richieste del P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale, IACOVIELLO Francesco, che ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso;

udito l'avv.to (OMISSIS) del foro di (OMISSIS), di fiducia, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.<…

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