Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43376 del 13 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:43376PEN

Massima

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Il reato di estorsione è integrato quando l'agente, mediante minaccia, costringe la persona offesa a consegnare una somma di denaro, anche se tale somma è successivamente restituita o utilizzata per l'acquisto di un bene. La prova della condotta minacciosa e dell'elemento soggettivo del dolo può essere desunta dalle dichiarazioni della persona offesa, ritenute attendibili in ragione della loro logicità e coerenza con gli altri elementi probatori acquisiti, senza che sia necessario un dettagliato accertamento delle modalità di realizzazione del fatto. Il convincimento di responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio può fondarsi sulla valutazione complessiva del quadro probatorio, senza che assuma rilievo determinante la mancata considerazione di singole testimonianze ritenute irrilevanti ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. LI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2307/2006 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 25/05/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Bua Francesco Mauro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. Vichi Stefania, che ha concluso per l'accoglimento del ricors…

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