Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10535 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:10535SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sulla domanda di rilascio di un titolo autorizzatorio previsto dalla legge, in assenza di una espressa previsione normativa che lo consenta, integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a chiedere l'adozione di un provvedimento espresso entro un termine ragionevole, fissato dal giudice, nonché il risarcimento del danno da ritardo. Infatti, il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone alla pubblica amministrazione di concludere i procedimenti amministrativi con un provvedimento espresso, nel rispetto dei termini previsti dalla legge o, in mancanza, entro un termine ragionevole, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la tutela delle posizioni soggettive dei privati. Il silenzio serbato in violazione di tale principio, oltre a ledere il diritto del privato all'emanazione di un provvedimento espresso, può altresì cagionare un danno ingiusto, che il giudice è tenuto a risarcire, ai sensi dell'art. 2-bis della legge n. 241/1990. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del silenzio-inadempimento, è tenuto ad ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, nonché a valutare la sussistenza e l'entità del danno risarcibile, in relazione al ritardo nell'adozione del provvedimento richiesto.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/10/2016

N. 10535/2016 REG.PROV.COLL.

N. 11516/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 11516 del 2015, proposto da:
SkS 365 Malta LTD, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) ed ((omissis))ì, tutti in proprio e nella qualità di titolari delle rispettive imprese individuali, tutti rappresentati e difesi dagli Avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, Via Sabotino n. 22;

contro

Il Ministero dell’Interno, la Questura della Provincia di Cosenza, la Questura della Provincia di Imperia, la Questura della Provincia di Novara, la Que…

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