Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42901 del 14 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42901PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico e l'induzione in errore mediante l'utilizzo di documenti contraffatti sono condotte penalmente rilevanti, a prescindere dalla circostanza che la copia alterata non abbia l'apparenza di originale o che l'errore del pubblico ufficiale non sia causalmente collegato all'attività del soggetto agente. Infatti, l'alterazione di un documento di identità e la presentazione di una domanda contenente false indicazioni anagrafiche, idonee a trarre in inganno l'amministrazione competente, integrano rispettivamente i reati di falso in atto pubblico e di falso per induzione, a nulla rilevando che il documento contraffatto non sia stato utilizzato come originale o che l'ufficio pubblico non abbia l'obbligo di effettuare specifici accertamenti sui dati forniti dall'istante. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza dell'agente di alterare un documento pubblico e di indurre in errore il pubblico ufficiale, a prescindere dalle finalità perseguite. Pertanto, la condotta di chi altera la propria carta d'identità indicando una data di nascita diversa da quella reale, al fine di ottenere indebitamente un codice fiscale, integra i reati di falso in atto pubblico e di falso per induzione, essendo irrilevanti le modalità di utilizzo del documento contraffatto e gli obblighi di verifica gravanti sull'amministrazione pubblica destinataria della domanda contenente le false indicazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1635/2011 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 10/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre personalmente avverso la sentenza della …

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