Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24514 del 5 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24514PEN

Massima

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Il giudice può disporre il giudizio immediato quando l'imputato, pur avendo richiesto il rito abbreviato condizionato all'acquisizione di un atto, non provvede a integrare la prova entro il termine assegnato. In tal caso, il giudice, constatata la mancata integrazione probatoria, revoca l'ordinanza di ammissione al rito abbreviato e dispone il giudizio immediato, senza che ciò determini un'abnormità del provvedimento, in quanto espressione di un potere riconosciuto all'ordinamento e non creando uno stallo irreversibile nel procedimento, essendo possibile far valere eventuali vizi con l'impugnazione della sentenza. Il decreto che dispone il giudizio immediato, tuttavia, non è autonomamente impugnabile, in mancanza di espressa previsione normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 6131/2009 GIP TRIBUNALE di TERAMO, del 21/12/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDRONIO ALESSANDRO MARIA; sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, nel senso dell'innammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza del 21 dicembre 2011, il Gip del Tribunale di Teramo ha disposto il giudizio immediato a seguito dell'opposizione proposta dall'imputata …

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